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Diete efficaci per dimagrire

Diete efficaci per dimagrire

Che cosa si intende per diete efficaci per dimagrire (ipocaloriche)

Le diete efficaci per dimagrire, chiamate anche ipocaloriche in quanto impostate sull’introduzione di un minor numero di calorie rispetto a una normale alimentazione, si pongono lo scopo di far diminuire il peso corporeo.

Questo obiettivo può essere raggiunto con due modalità:

  • diminuire l’introduzione di calorie;
  • aumentare il loro consumo.

Sapere quali sono le diete efficaci per dimagrire permette di scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze, in quanto non bisogna dimenticare che un regime nutritivo dimagrante deve essere necessariamente personalizzato e deve garantire il benessere dell’organismo.

La strategia vincente in questi casi è sempre quella di associare una dieta ipocalorica a una moderata attività fisica, in modo tale da agire su entrambi i punti sopra citati.

Inoltre è indispensabile che il regime alimentare sia equilibrato e bilanciato, per evitare dannose conseguenze organiche.

Le diete efficaci per dimagrire: quali sono?

1. Dieta chetogenica

La dieta chetogenica consiste in un programma nutrizionale in cui vengono eliminati completamente gli zuccheri, costringendo di conseguenza l’organismo a produrli (attraverso complesse reazioni biochimiche) partendo dai grassi.

Come è facile intuire, il consumo dei grassi contenuti nei pannicoli adiposi aumenta sensibilmente e quindi il peso corporeo diminuisce in breve tempo.

Gli alimenti consigliati sono i seguenti:

  • carne (preferibilmente bianca), pesce e uova;
  • formaggi e latticini di ogni genere;
  • olio extravergine di oliva;
  • verdura e ortaggi di qualsiasi tipo, tranne patate, cereali e legumi.

Gli alimenti vietati sono:

  • pane, pasta e prodotti da forno;
  • dolci di ogni genere;
  • frutta;
  • bevande zuccherate;
  • birra e vino.

I vantaggi della Dieta Chetogenica sono:

  • rapido aumento del dispendio calorico;
  • veloce smaltimento dei cuscinetti di grasso;
  • notevole perdita di peso già nel primo mese;
  • mantenimento delle prestazioni dell’individuo.

Gli svantaggi di questa nutrizione sono:

  • tendenza alla disidratazione;
  • affaticamento dei reni;
  • possibile ipoglicemia e ipotensione;
  • leggera nausea accompagnata da mal di testa;
  • stitichezza.

Pur consentendo di raggiungere dei risultati visibili già dopo poche settimane, la dieta chetogenica è squilibrata e non può avere una lunga durata.

2 Dieta a Zona

Nell’analisi di quali sono le diete efficaci per dimagrire, non può mancare quella a Zona, basata sull’assunzione di carboidrati, grassi e proteine in quantità ben definite e corrispondenti appunto a “zone” metaboliche.

A differenza di quella chetogenica, la Dieta a Zona è equilibrata e rispetta il bilanciamento dei nutrienti, ma permette di raggiungere i risultati voluti in tempi più lunghi.

Il suo presupposto principale è quello di introdurre ogni giorno le seguenti percentuali di sostanze nutritive:

  • carboidrati: 40%;
  • proteine: 30%;
  • lipidi: 30%.

Inoltre il cibo deve essere obbligatoriamente suddiviso in 5 pasti, secondo il seguente schema:

  • prima colazione abbondante;
  • spuntino a base di yogurt e cereali;
  • pranzo ricco di proteine;
  • merenda, preferibilmente a base di frutta;
  • cena con carboidrati e verdure.

Gli alimenti consigliati sono:

  • verdura e frutta a basso indice glicemico (con pochi zuccheri);
  • carne bianca;
  • pesce con pochi grassi;
  • latte e latticini scremati;
  • uova;
  • legumi di ogni tipo;
  • cereali integrali;
  • olio extravergine d’oliva.

È necessario eliminare del tutto i grassi saturi (quelli di origine animale), gli alimenti fritti, gli intingoli, i dolci, i cerali raffinati e tutti i prodotti da forno responsabili di innalzare la glicemia.

La dieta a zona non tiene conto tanto delle calorie introdotte, quanto dell’impatto dei cibi sull’organismo e quindi delle sue reazioni.

Si tratta di un regime alimentare che consente un dimagramento progressivo e costante, ma non immediato e quindi il suo principale svantaggio dipende dalle tempistiche richieste.

Inoltre per alcuni è piuttosto difficile suddividere con precisione i dosaggi dei cibi, che vengono classificati all’interno delle “zone”.

3. Dieta Dukan

Ideata de Pierre Dukan, questa dieta appartiene alla categoria di regimi nutritivi sbilanciati in quanto si basa quasi unicamente sul consumo di alimenti proteici di origine animale.

Il percorso dimagrante prevede 4 fasi successive, che sono:

  • fase di attacco

ha una durata di 1 settimana e prevede l’assunzione di soli 72 alimenti di natura proteica;

  • fase di crociera

ha una durata di 2 settimane e prevede l’introduzione di 28 tipi di verdure da affiancare ai precedenti 72 proteici;

  • fase di consolidamento

ha una durata variabile e relativa alla quantità di chili da eliminare e prevede l’introduzione di altri alimenti personalizzabili, il cui compito è quello di equilibrare in parte la dieta;

  • fase di stabilizzazione

è quella conclusiva, che si protrae molto a lungo,m e che permette di mantenere inalterato il peso ideale.

Si tratta nel complesso di una dieta iperproteica che comporta numerosi svantaggi dovuti all’accumulo di queste sostanze nell’organismo; inoltre la notevole carenza di carboidrati compromette molte funzioni metaboliche.

Sicuramente la dieta è efficace, ma deve essere seguita per brevi periodi di tempo, per evitare l’insorgenza di vari disturbi.

4. Dieta Mediterranea

Considerata a ragione una delle migliori diete per dimagrire rimanendo in buona salute, quella mediterranea si basa sull’assunzione di nutrienti bilanciati, vari e soprattutto salutari.

Il suo presupposto è rappresentato dalla così detta “Piramide Alimentare”, formata da vari strati di alimenti che, dalla base verso l’apice della piramide, devono essere consumati sempre meno.

I principi di questo programma sono:

  • elevato consumo di proteine vegetali;
  • scarso consumo di proteine animali;
  • eliminazione dei grassi saturi (animali);
  • aumento dei carboidrati complessi;
  • consumo di carne bianca (mai rossa) e di molto pesce;
  • legumi e cereali in quantitativi liberi.

Oltre che perdere peso, chi segue questo tipo di nutrizione migliora le proprie condizioni di salute poiché stimola l’organismo a funzionare seguendo i suoi naturali ritmi biologici.

Sono previsti 3 differenti programmi alimentari, a seconda della quantità di chili da eliminare, che sono:

  • dieta da 1600 calorie (eliminazione completa della pasta);
  • dieta da 2400 calorie;
  • dieta da 3000 calorie.

5. Dieta Scarsdale

Da seguire soltanto per 14 giorni, la dieta Scarsdale viene valutata una delle più veloci in assoluto, a patto di essere completata con un regime di mantenimento prolungato nel tempo.

Il menù fisso da seguire è composto da ben definite percentuali di nutrienti, che sono:

  • proteine: 43%;
  • carboidrati: 34,5%;
  • grassi: 22,5%.

Il programma non indica le quantità degli alimenti che possono essere consumati, ma raccomanda di assumerli in dosi adeguate alla propria corporatura.

È necessario ovviamente eliminare i grassi di origine animale (da sostituire con olio EVO), gli zuccheri raffinati e carne e pesce grassi, privilegiando cibi magri, latte scremato e frutta e verdura in abbondanza.